Fatta la xe

e adesso si che me vien una bela domanda... xe meio esser la prima... o la seconda... de le viole... ma... forsi basta esser una viola e quel che nasi nasi!!!

Bela storia!!! proprio una bela storia!!!

Cicio

Le viole??

Allora l'effetto serra , i busi nell'ozono , el protocollo de Kyoto , tutti stì allarmismi xe solo bufale !!

Basta un poco de diserbante e salvemo tutto.
O forsi no gò capì ?

Br1

La storia della viola iera una metafora ( cioè metà fora e metà dentro infatti la xe spuntada dal iazzo) del fatto che xe sempre uno che comincia anche dove nissun altro xe mai andado.
Perchè dopo le favole ed i miti tipo babbo bastardo, elfi,troll,nani bagonghi,tute rosse e tute bianche e tuti mona riva sempre l'omo con la sua natura temeraria e la sua curiosità infinita che nella vita no esisti sogno troppo grande.
ss

Certo che, trenta anni fà la gavessi capida subito , almeno credo.

Le metafore , no sò ben cossa che sia , immagino voler di una roba , disendo un'altra.

E ti, un amico , perchè te incasini la mia zà labile mente? No basta el gnocco?

E pò chi xe l'orso? (la storia xe bella)

Adesso vado a far un poca de cronaca de oggi.

Ciao Br1

Come tutti sà , giovedì xe giorno de mercato a NordMuja.

El vecio Claudio, vien sempre zò a vender stanghe de jazzo.

Oggi , el gà tacà al carro le quattro bufale valide e dopo el xe partì.

Per strada lo ferma tre pulioti, xe facile per lui capir che i xe pulioti , anche perchè i xe vestidi tutti de nero e sulle braghe i gà una strica rossa.

Stò tipo de divisa el xe stà studià per poderli distinguer meio , in mezzo al bianco della neve del Polo Nord.

Lui se ferma , el ghe dà el pass , l'assicurazion e anche i certificati veterinari.

I tre pulioti controlla tutto e alla fine , i ghe fà una multa de 10.000 euri , perchè nol gà lustrà i corni delle bufale (D.P.R.3476554 del 6-10-1974).

El vecio contesta, disendo che i corni xe super lustri , ma no xe niente de far , bisogna che el paghi la multa.

Podè immaginarve come che stava Clau in quel momento !!

Per fortuna , al terzo pulioto ghe vien un' idea !

-" Scolta , sior Claudio , esisti anche la legge del Tre , podemo far cussì : ti te paghi subito , in man , tremila euri e noi no scrivemo la multa , cussì ti te pol andar per le tue e noi semo contenti lo stesso, tutti tre!

Br1--- segue

Ciò , el vecio pensa un momento , el fà un dò conti : " In scarsela gò tremilaseicento euri, zento và per el magnar , mi e le bestie , dozento per la mula de NordPunta Sottile , quela che và in giro sentada sulla scova e che sul divano la xe pezzo de un tsunami , zento per pagar el posto al mercato , me resta dozento per tornar indrio. Visto che tremila xe meno de diesemila , me convien scoltar el pulioto !

Allora Claudio ghe dà i tremila euri e via!

Col riva a NordMuja , el trova la mula della scova , che la stava a spetarlo :

" Claudio finalmentete te son rivà ! Orca ma che corni lustri che gà le tue bufale !

Claudio - "Ma te parli sul serio o te me ciol in giro ?"

Mula-scova - " Ma come in giro , guardite torno , tutte le altre li gà sporchi e opachi ! Le tue bufale gà i più bei corni de tutta la piazza !

El vecio , gira per tutta la piazza , el controlla tutti i corni e alla fine el capissi che le sue bufale no meritava de ciapar la multa .

A stò punto ghe monta el futter . El và in caserma dei pulioti de NordMuja , ghe ciapa un attimo de panico col vedi che anche lori gà le striche rosse sulle braghe , però el xe cussì incazzà che el và dritto del capo, anche lui con le striche rosse sulle braghe e a lui el ghe conta della legge del Tre.

El Capo casca dalle nuvole: " Mai sentida stà legge, bisogna controllar "


Br1 (segue)

I parti tutti insieme , sulla strada per el Polo Nord , Claudio col carro , el Capo e quattro puliotti de NordMuja.

Dopo un poco, i trova quei tre che ghe gaveva fermà el vecio.

I stava fazendoghe la multa a un Eskimo che stava andando a vender ghiaccioli all'anice a NordMuja.

La causale ,iera che i cani che zuccava la slitta , i gaveva el cul sporco , almeno tre lo gaveva bastanza sporco , e anche a lui , i ghe stava proponendo la legge del Tre.

Grande sdegno e rammarico da parte del capo de NordMuja. Decisa all'istante una punizion esemplare!

Trasferimento immediato a Cape Vetere , taio netto de un giorno de ferie e rimando del scatto de anzianità per un mese.

Cussì Claudio , no gà recuperà i tremila euri , ma el pol dir che giustizia xe fatta.

Fine.

(Mandada in tre volte a causa de altri impegni sulla lanterna , me scuso) Br1

Sin da quando il Mondo aveva ancor vivi Adamo ed Eva
era in voga in tutti quanti , un riparo lì davanti
ma nessun pensò, che strano, di coprirsi il deretano.

E così dall'orifizio, per bisogno oppur per sfizio,
calda arietta, pria repressa, variamente fù trasmessa
con sussurro un pò confuso o con colpo d'archibuso.

In antico i vari suoni non urtavano i calzoni
nè gli strappi repentini, capricciosi o pizzichini
nè le lofie più discrete conturbavan la quiete.

La melodica emissione, per anal stimolazione
e anche il peto tracotante dal fragore dilaniante
ebbe grande rinomanza e innegabile fragranza.

Tanto grato fù l'odore di quel vento propulsore
che l'usanza fù apprezzata e dai posteri addottata
con piacere sovraumano sia del retto che dell'ano.

Fin da quando i Sodomiti d'ogni musica periti
per eccesso di misura s'otturav l'apertura
la scoreggia di gran gloria s'è coperta nella Storia.

Con sconquasso intestinale e tremor universale
dall'Olimpo i sacri Numi già devivan tanti fiumi
e asciugavano i pantani col soffion dei deretani.

Un bel peto giornaliero intonava il vate Omero
scoreggiava il Re di Troia fin che un dì tirò le cuoia
e pungenti come spille le faceva il prode Achille.

Di scoregge astute Ulisse , tutti quanti in guerra afflisse
si sà pur che dal cavallo fuoriusciva un vento giallo
e Penelope da sola ingialliva le lenzuola.

Agamennone all'attacco le faceva a squarciasacco
sibilanti e a vasto raggio eran quelle di ogni ostaggio
e Cassandra, profetessa , le tirava come ossessa.

Ci ha Platone riferito che di Socrate erudito,
poi che bevve la spremuta d'amarissima cicuta,
trafiggente come scheggia parve l'ultima scoreggia.

I coltissimi Ateniesi ,se da coliche eran presi
dilatavan lo sfintere emettendo dal sedere
filosofiche ventate molto acute e ponderate.

Gli Spartani da Licurgo impararono lo spurgo
dei più fetidi elementi che producono fermenti
e di drastiche zaffate saturavan le adunate.

Ma fondata che fù Roma ogni Greco cadde in coma
poichè in lega con gli Etruschi, i Romani a peti bruschi
e col gas delle fanfare , cominciaron a imperare

(Segue)

Tutti i popoli asfissiati furon presto soggiogati
e il Senato, tra gli allori, diede ordine ai Pretori
di dettare ovunque legge con l'ausilio di scoregge.

Venne poi alzato un tempio e chi diede il primo esempio?
proprio Romolo in persona s'era messo la corona
sopprimendo il fratellino con il gas dell'intestino.

Ogni nobile patrizio scoreggiava con giudizio
il fragor di Coriolano si sentiva da lontano
e con schiaffo sulla trippa scoreggiava pure Agrippa.

Si suol dir che Cincinnato scoreggiasse in mezzo al prato
e che Manlio in Campidoglio le lisciasse come l'olio
rispondendo alle non poche spernacchiate delle oche.

Muzio Scevola a Porsenna fece un peto come strenna
mentre peti da bisonte fece Coclite sul ponte
e arditissimi petini fece Clelia tra i chiusini.

Rivolgendosi agli Dei scoreggiavano i plebei
ma alle feste d'Imeneo il triumviro Pompeo
e ancor più il gran Lucullo scoreggiavan per trastullo.

Ciceron per ore intere chiaccherava col sedere
e sul far della mattina scoreggiava Catilina
dedicando all'Arpinate insolenti serenate.

Scoreggiava come il tuono fin Cleopatra dal suo trono
mentre Cesare , suo drudo, le mollava solo nudo
ed Antonio ,grande e grosso , le sparava a più non posso.

Scoreggiava l'Urbe intera dal mattin fino la sera
Scoreggiava in grande stile anche il sesso femminile
e Cornelia coi gioielli ne faceva dei fardelli.

Flatulava senza posa Messalina silenziosa
imitata da Agrippina che facevale in sordina
e coi peti le Vestali ci spegnevano i fanali.

Le Barbariche calate da scoregge accompagnate
provocaron nei Romani astringenti blocchi agli ani
tale e tanta ristrettezza che il fragor si muta in brezza.

Di scoregge Goti e Franchi non sembravano mai stanchi
pur sconfitti i Longobardi scoreggiavano testardi
mentre gli Arabi ad oltranza si sfiatavano la panza.

A Ravenna i Bizantini grandi esperti levantini
di scoregge e di cavilli inventarono i fusilli
scoreggiando invece a Reggio inventarono il solfeggio.

Venne tosto l'Evo Medio e, per romper un pò di tedio
scoreggiavano i Signori in risposta ai valvassori
e sganciava Bonifazio ricchi peti e tanto strazio.

Scoreggiavano a Firenze per poetiche esigenze
scoreggiava assai felice la dolcissima Beatrice
ed il sommo padre Dante le annusava tutte quante.

Come l'acqua , chiare e fresche eran quelle petrarcheshe
meritevoli d'alloro e dei lunghi capel d'oro
d'una Laura sorridente che petava nel torrente.

(Segue)

Le scorregge del Boccaccio ti lasciavano di ghiaccio
tra le suore dei conventi scoreggiava ai quattro venti
e ogni monaca lasciva rispondeva assai giuliva.

Belle grasse come il lardo le facea Matteo Boiardo.
Armeggiando ma composto le faceva solo Ariosto
sempre in mezzo a cavalieri ben piùarditi trombettieri.

Scoreggiava Macchiavelli sradicando gli alberelli
ma ,finito lo spuntino presso il prence Valentino
fece solo poche scorie che divennero le Istorie.

Lo splendore d'ogni corte diede al peto nuova sorte
di petare i mecenati si sentivan onorati
tra gli artisti i più famosi dagli addomi assai ventosi.

Inneggianti Arianna e Bacco di scoregge più di un sacco
il Magnifico ne fece ; e vischiose come pece
le sparava Ludovico comprimendo l'ombellico.

Proprio al suon di quel tamburo e per tela usando un muro
del cenacolo lombardo, il grandissimo Leonardo
di scoregge sempre in vena affrescò l'Ultima Cena.

Puro gas esilarante seppe emettere il Bramante
il gran re degli architetti per dar lustro a quei banchetti
mentre a colpi di pennello le faceva Raffaello.

Tra le quinte anche Goldoni dava sfogo a gran soffioni
Frizzantine ,dopo i pasti le faceva Alfieri d'Asti
ma sprezzanti , ad intervalli le scagliava contro i Galli.

Lungo il giorno, poi, Parini educava i Signorini
con precetti inconsueti a eleganti ,caldi peti
dall'olezzo di letame eccitante per le dame.

Sopra un ramo del suo lago dei romanzi un vero mago
detto al secolo Manzoni si scollava i pantaloni
dopo avere ventilato su un amore contrastato

Tutto ardore veneziano parea il peto foscoliano
ma pur tese a egregie cose senza il gas delle gazzose
le scoregge del buon Ugo eran fumo e niente sugo.

Pessimiste, a mò di dardi le mollava il Leopardi
Mentre Silvia bene o male per rispondere al segnale
sia d'inverne che d'estate le faceva ricamate.

Solo in casa o sulla soglia e non già di malavoglia
aerandosi le terga le faceva lievi Verga
ma da zotico ribaldo scoreggiava don Gesualdo.

Con un dito Pirandello tratteneva il venticello
Fino a che, tutto ispirato e col ventre dilatato
liberava gl'ingranaggi dando fiato ai personaggi.

Succulente come il miele le plasmava Gabriele
Ermione nel pineto si sorbiva pioggia e peto
ma i pastori dell'Abruzzo emigravan da quel puzzo.

Onorava i gagliardetti con scoregge il Marinetti
mentre in ombra il buon Gozzano le faceva piano piano
e allargandosi la gonna le faceva anche sua nonna.

Non soltanto i letterati fecer peti appassionati
All'udito,gran letizia diede pur chi con perizia
tra le note musicali fè scoregge magistrali.

Su due piedi fermi e saldi scoreggiava anche Vivaldi
con alcune esitazioni nel comporre le Stagioni;
quando poi l'ebbe composte fece vento senza soste.

Gioacchino pesarese col suo ritmo, a più riprese,
rapidissimo e vivace scoreggiava senza pace
E il Barbiere di Siviglia gli rendeva la pariglia

Dal Maestro di Busseto patriottico fù il peto
che sull'ali del pensiero s'opponeva sempre fiero
con l'odor del tricolore al petar dell' invasore


(Segue)

Di scorregge fu provetto il gibboso Rigoletto
scorreggiava Butterfly aspettando i marinai
e il sospir della Traviata fù un gran peto a schippettata.

Di scorregge vasta gamma seppe offrire il melodramma
in concerto quei miasmi accendevan entusiasmi
e spegneva i parassiti che non erano graditi.

Con i peti già Mascagni sopprimeva topi e ragni
mentre invece Doninzetti tramortiva solo insetti
emulato da Puccini che uccideva i moscerini.

Era il peto dell'Aida micidiale insetticida
fecer strage di ogni mosca le scorregge della Tosca
e annientate senza trucco fur le pulci dal Nabucco.

Pur la Scienza s'è fregiata d'onorevole ventata
così ieri come oggi senza mezzo o con appoggi
la ricerca ha sempre avuto vento in poppa urlante o muto.

Strofinandosi al magnete scoreggiava già Talete
Tutti quanti ormai sappiamo che Pitagora da Samo
le faceva con la crema dimostrando il suo teorema.

Nella vasca a Siracusa senza chiedere mai scusa
le faceva anche Archimede , sollevando un solo piede
e gridando: " Gente all'erta , anche questa è una scoperta"

Quando il re gli diè in affitto le piramidi d'Egitto
per studiar la geometria , forse preso da euforia
dal didietro emise Euclide una tossica anidride.

Convogliava nei cannelli ogni peto il Torricelli
e alla propria beneamata, quell'arietta riciclata,
ben compressa col mercurio , le spediva come augurio.

Fù Galvani in riva al mare un bel dì a paralizzare,
scaricando vento immane, le zampette delle rane,
che in pozzette soleggiate scoreggiavano beate.

Un'elettrica raccolta di scorregge fece Volta
e ,contatele poi tutte, lunghe, corte, belle e brutte
le rimise tosto in fila per da carica alla pila.

Queste nobili memorie sono peti non son storie
e nessun se n'abbia a male nè mi dica ch'è triviale
se noi pure qualche volta le facciamo a briglia sciolta.

Voi pulzelle più educate che le fate soffocate
e talvolta un pò farcite , non sentitevi inibite
Non è indegna di una Reggia qualsivoglia vil scoreggia.

Aria lieve o aria spessa, liberata se repressa,
pur difronte un concistoro , può donar giusto ristoro


Alla fin d'ogni fatica ,checchè dunque se ne dica
di rispetto mai non manca , chi in tal modo si rinfranca.
Perciò è logico e prescritto , che scorreggi il sottoscritto


Fine

Br1

Bra-Br1, taco solo stà zonta trovada intel net

Scorreggiò Napoleone
sotto il rombo del cannone.
"La battaglia non si perda!"
E Cambronne rispose: "Merda!"
ch'è la cosa più sicura
se di mezzo è la paura.

(all'ancora)


ciao
Pet

Dopo la poesia ,ristoratrice, forsi se pol tornar a parlar de Polo Nord.

I me gà ditto che esisti anche un Polo Sud !
Su questo , mi gò dei forti dubbi.
Forsi ,una volta!
Adesso, se el xe, xe un Polo Sud fantasma, anzi , l'ombra de un fantasma.
Stà de fatto che el Polo Nord , geograficamente, xe sora el Polo Sud e che el Polo Sud stà sotto, ma ssai sotto.
Quà no centra Darwin, almeno spero, xe una situazion universale! ndemo vanti!

Come in tutti i Poli de stò mondo, anche lassù ,i gà fatto le elezioni.

Naturalmente se trattava de elezioni alla grande, chi che vinzeva comandava tutto!

Fina quel momento comandava un branco de bestie che vigniva da tutto l'emisfero.

La maggioranza iera del Polo Ovest e del Polo Est, se contava anche un pochi del Polo Sud , ma i iera pochi e tutti mona.

Sù al Polo Nord zà conossemo Claudio e tutti quei che gà avù a che far con lui fina desso, però al momento delle votazioni , ecco che spunta altri personaggi.

El più importante in assoluto xe Silverio , de NordZaule.

Un bestion de dò metri, 80 cm de spalle , una cavelada fina el cul , nera come el carbon!
(Sandokan ,in confronto , xe un povero mona )

Silverio se gà fatto da solo, senza l'aiuto de nissun.
Fin de picio , dai lego ai mattoni , dai mattoni al cemento e cussi avanti , fina a costruir un negozio de batterie.

Come savè , al Polo no xe corrente , cussì chi che voleva scoltar le partide per radio , doveva comprar le pile
là de lui.

Pian pianin , el mulo gà ingrumà un pochi de soldi, ma iera sempre pochi per metter sù un negozio in ordine.

A quel tempo , su tutto el Polo , comandava un certo Pattino, vecio campion de slalom, che conosseva un poco tutti , almeno quei tutti che serviva a star ben e che conosseva anche el papà de Silverio.

Per capir meio, bisogna saver che el papà de Silverio vendeva libri riciclai della biblioteca de una famiglia importante , assai importante, amica anche de Pattino .

Silverio xe ndà de Pattino per veder se iera possibile ingrandir el negozio.
Col xe rivà , cussì el ghe gà ditto:
-S- Bon giorno sior Pattino, vedo che la gà appetito

-P- No , non xe appetito, xe usuale spazzolar la ciotola!

-S- La scolti sior Pattino, mi me serviria un aiuto per ingrandir la mia bottega de batterie !

-P- Dove xe el problema ? Mi te affitto quanta banchisa che te vol! Basta che ghe sia un rientro per mi e per la famiglia.

Inutile contar come che i se gà messo d'accordo. L'importante xe che adesso al Polo Nord , le batterie le vendi solo Silverio.




(Per tutte le Simie : questa la sarà longa , anche perche vado zò a brazzo, sò dove rivar ma xe tante tentazioni sul cammino, quando comincio a romper le balle , fermeme)

Br1

Lassù , al Polo, i gà fatto una legge , la legge dei vasi comunicanti, per cui chi che parla de politica ,devi darghe la pari opportunità all'avversario, cussì xe tutti al stesso livel.

Anche se no gavemo ancora conossù tutti i amici de Silverio, rispettando stà legge , andemo a veder qualchidun del Polo Sud.

Quà no trovemo grandi personalità, anzi no saria nanche de parlarne , comunque almeno un per andemo a conosserli:

El capo muta xe Water, un ocialin col mus de mona e misantropo, lui al contrario de Silver nol gà mai lavorà.
Assai el parla , el critica ,però el xe rivà a esser capovillaggio solo perchè el conoseva un altro paraculo , cesotto pentì, che gaveva un certo peso politico, un tal Prada.

Trovemo in stò zuff anche Faust ,che no xe parente del dottor , ma anche lui ghe piasi i patti. Però ,al contrario del dottor , lui fà i patti per sparir prima e no per durar in eterno. El gà distrutto tutta la sua famiglia, el disi una roba e dopo el fà un'altra , anzi nol fà niente. Naturalmente nanche lui gà mai lavorà !

Dopo xe Cadin, noto farabutto, sposà con una filibustiera del Polo Ovest, el gà sempre imbroià tutti quei che ghè capitava. Unico suo merito xe quel de aver perfezionà l'arte del doppio giogo o voltagabbana, Dopo de lui , quasi la totalità dei maggiorenti qualche volta stà a Sud e qualche volta stà a Nord, dipendi.

Uno ,un pel più dritto, almeno cussì i disi, xe Del Piero, lui gà lavorà in questura, dopo el xe ndà farghe i pulisi a quei sbagliai, el stava andando in disgrazia e cussì el se gà messo a far politica. De tutto el mazzo xe l'unico che no se gà ancora beccà una denuncia. Però no se sà mai, visto che zà se parla mal del fradel.

Come vedemo anche al Sud xe un bel ghetto.

Se pò consideremo che; i pinguini giovani pol andar in acqua per magnar solo a tempi determinati, i pinguini vecci , quei che riva, i devi pescar per tutti ,ma xe sempre meno pesse, la faccenda la se fà complicata.

Comunque xe stade fatte le elezioni!

Gà vinto Silverio e i sui amici : Frane e Berto.

Quando i gà comincià a far propaganda , con lori iera anche Piero Bordel, ma el gà tirà el cul indrio, per paura de far la fine de Pattino.

Br1

Pattino , iera finì malamente per colpa de Del Piero.

Stò Piero, col lavorava ancora in questura, el se gaveva inventà un sistema novo per beccar i manigoldi colle man intel sacco.
El scoltava cossa che i se diseva per telefono.
Scolta oggi , scolta domani, xe saltà fora tuti i pastrocci che combinava quei che iera al comando.
Quando el gà finì de scoltar , el gaveva tutte le prove per serar in un igloo per sempre, più de qualchidun.
Allora Pattino che propio mona no iera , el xe filà in un posto più caldo a vender datteri, portandose drio una montagna de batterie!

Tornemo ai giorni nostri.

In tanti lassù , ghe piasessi vender batterie , ma Silverio gà tutto el mercato in man.
Allora , un poco per bisogno , un poco per invidia, qualchidun fà girar vose che Silverio xe disonesto.
Cussì magari i lo ficca intun igloo e subito se verzi el mercato.

La situazion , se assai diversa de quando Pattino xe filà.

Silverio xe Capo Nord, el comanda tutti , orsi, pinguini, foche e trichechi. Visto che nanche lui xe mona,
el primo ordine xe de scancellar tutte le pendenze giudiziarie , de proibir la machinetta per scoltar le telefonade, e che tutti devi darghe del mona a Water.

L'ultima ordinanza xe quella che trova tutti d'accordo, per le altre xe qualche protesta , ma credo che se risolverà tutto senza problemi.

Br1

..........te pol scometerghe la tua ultima camisa neta!!! stavolta el xe un misto de cativeria e disperazion... o 'l risolvi... o le paga tute in una volta... e son sicuro che 'l risolvi!!!
Ma chi che me sta veramente suico....joni... xe alfano!!! Un mona de guera che fino a ieri nisun conoseva... e che adesso con fiero cipiglio ne aspergi de cazade mostruose!!!

Auguri!!!

Cicio

Grazie Cicio, me piasessi sai aprofondir sto ..zzo de Afono!
Te prego de darme una man almeno con lui, mi gò sentì solo qualche chiacchera.

Sà come che và le robe, uno se ferma , el fà el punto nave, el se guarda in giro , soto e sora, de quà e de là , tergiversa , perdona, giustifica, assolvi ,......ma sempre de merda se tratta.

Zerco de far un antologia de tutta la damer che gò visto , vedo e vederò. Sò che xe impossibile, ma almeno qualche aneddoto ,forsi rivo a contarlo, con un poca de ironia e qualche metafa.

Magari se sveia anche qualchidun altro, con un episodio polare e cussì se crea un novo giogo 'sparatutto'.
Chi ciapa , ciapa. Chi capissi , capissi.

Scometo una mia camisa qualunque ( scure non le gò ,per via della forfora) convinto che la dritta sia bona.

Ciao Br1

Dunque , dove iero rivà?

Me par che no gavevo ancora parlà dei compagni de campagna de Silverio.

Frane.

Frane xe un amico de Silver, ma solo qualche volta. El xe a capo de una tribù de foche scure , ma ssai scure.
El gà inscuminzià de fiol , anche lui , el iera allievo de Alguardante, condottiero de vecia razza, convinto e irremovibile baluardo della socialità.

Nel stesso periodo che al Polo Sud comandava Paperetto, un imbranà , rincoionì, senza un grammo de intelligenza, el nostro Frane diventava capo de una tribù bastanza importante, su al Nord.
Una tribù che gaveva perso el suo capo naturale, ossia Alguardante, e che zercava de tornar ai veci fasti.
Tutte le foche scure iera altere, convinte de star unide e cussì de poder far grandi imprese.
Inveze Frane no ierà cussì pompà, anzi el gà diviso la tribù in due o tre branchi.

Zà quà se capiva che el mulo no iera propio una tigre, in più cò Silverio gà deciso de diventar Capo Nord ,
Frane se gà accodà subito senza nianche pensar. Anzi , el gà disfà la tribù che ghe iera restada , el xe diventà un secondo de macchina e cussì el xe ancora desso.

Un altro compagno de Silver xe Berto.

Berto.

Questo xe un personaggio particolare. Nissun sa de dove che'l riva. In principio la gaveva con tutti , dopo solo con quei dei villaggi vicini. El gà un priapismo congenito che ghe gà procurà un problema ai cavei.
El fà anche parte de una compagnia de ignorantoni che vivi fra i monti e i pensa de esser irlandesi.
Su de lui ,tanti gà scritto, per cui no me par el caso de perder tempo anche mi.


Gò zercà de presentar el quadro dei maggiorenti dell'emisfero , certo non xe tutti , ma questi bisognava citarli.

D'ora in poi scriverò solo su fatti del giorno, el problema sarà trovar quel più importante, ma sinceramente no me intaressa un gran chè!

Br1

Per star sempre in pie, bisogna qualche volta iutarse.

Penso che tra i quattro mone che scrivi quà drento e i cinque che leggi , nissun sia un delinquente per nascita.

Adesso le robe stà cambiando. No digo che bisogna diventar farabutti, però in certe occasioni se pol approffittar.

Osservemo cossa che nassi lassù, al Polo Nord.

Se un barabba qualsiasi, la gà combinada nel stesso momento che anche Silverio ne gà fatta una...bon, el xe perdonà!
Sì ,Sì el xe perdonà, xe una nova legge ,fresca de stì giorni .
Bisogna esser sempre informai !! Quando che el Capo Nord o uno dei seguaci, fà un reato , xe el momento de combinar de cotte e de crude, rubar , imbroiar , trombar de foravia , guidar imbriaghi , drogarse come mussi , tanto no ne pol succeder niente.

Chi che comanda lassù, intendo tutta la troupe, i le combina de tutti i colori , però no i xe furbi , e cussì i vien pizzigai !!!

Allora i gà inventa stò sistema novo.

Una volta se diseva : " Fatta la legge trovato l'inganno ".

Adesso lassù se disi : " Brutta la legge facciamola nuova ".

Gavè capì ? Stè sempre attenti , quando che un de lori fà una cagada , deghe drento a tutta forza , tanto el farabutto de turno cambierà la legge e voi sarè perdonai!!

Br1

Ora locale 12.42.... ZULU... 10.42... 32 gradi all'ombra la temperatura, 13 gradi alcolici... la bottiglia di prosecco appena finita... i gamberoni sono stati contenti della loro fine gloriosa...

Indossati jeans corti... ciabattine... costume (da bagno non da batman)... adesso prendo cane ed un paio di amici...
e vado al fiume... c'e una specie di piscina naturale... 150 x 40 metri... con un acqua cristallina ed un fondale degradante dove penso mi immergero' a fare l'imitazione del coccodrillo.

Relazionero' al mio ritorno... dopo il gelato... naturalmente!!!


Cicio

Siiiiiilviooooooo............. Angeliiiiiinoooooo.......... no ve go' gnanca pel cul!!!!!

acqua perfetta e zero gente... sai sai figo... go nuda col can una mezz'oretta bona!!!

Do fragole col limon e vin dolce e un bel gelaton al vicino centro commerciale ga completà el pomeriggio...

vederemo cosa far co fa scuro...
Cicio

Popolo merdoso, schifosi vigliacchi, bandierette, imbroioni, mafiosi, pecore quando servi ma sempre eroi quando i xe in tanti. Gran brutta gente !!

Questa xe una tribù del Polo, anche se tutto el polo se vergogna de lori.

I gà la prerogativa de esser bravi, ma xe remore ataviche, la cialtroneria xe la vera prerogativa de stà genia.

I xe nati per forza, dopo tre tentativi finalmente xe stà l'union. Geneticamente furbi, ladri e farabutti.

I se andai a pregar la carità per tutto el mondo, Canada, Australia, Svizzera e Germania .

Morti de fame , senza dignità , i gà subì tutte le angherie possibili, solo per poder sopravviver.

Adesso che i stà un pel meio, nel senso che solo uno su due non gà fame .. i se senti figoni!

I discendenti de stà malarazza se permetti de decider chi che và ben e chi no, chi xe de razza e chi no !

I se la becca con i più disgraziai , quei che no pol difenderse, quei differenti , quei come i antenati !!

Ben venga la differenza , se la normalità xe cussì idiota e ignorante.

No xe bel ! .....no no.

Br1

sara che xe estate e tire' tardi la sera.... sara' che ve ste preparando per le ferie... ma a parte ciacio... me par che qua xe sparidi tuti!!!
sare' miga afondai sabato scorso no??

Cicio

Trieste novembre 1955.

Mi son nato da tre mesi. Cammino , gò la barba , porto i ociai. Son alto un metro e ottanta , peso 78 chili,
e me fazzo de magnar solo.

Tutto questo, pol sembrar impossibile, invezze xe propio cussì. Quella volta iera de moda , i esperimenti nucleari in atmosfera, per tutto el globo , tutti quei che podeva ,tirava ste bombe. El perchè non lo sò.

Stà de fatto , chi che nasseva tra el '50 e '56 , gaveva ricevù ,zà in panza de mama, un casin de radiazioni.

Le radiazioni , non xe cattive , cussì xe diseva e xe disi ancora, le pol esser al massimo ' fastidiose'.

A mi, la me xe andada ancora ben, me ricordo de Brunetto che iera ssai più malmesso.

El mulo vigniva da Venezia, el iera alto giusto un metro , le gambe curte , la testa grande , ma ssai grande ,
i brazzi magri e anche curti , le man iera impressionanti, come quele de un fiol de quattro anni.

El gaveva la panza sgionfa e col pissava el stava sentà, come le mule.

El voleva imbarcarse sul 'Toscana' per zercar fortuna in Australia, visto che quà no iera più posto nanche pei triestini, podè immaginarve per un venezian senza carte de sfollato.

Col xe rivà sottobordo , el comissario lo gà visto e subito el gà ordinà de sparar su quella brutta bestia.

Per fortuna , Trieste iera italiana da più de un anno, allora xe rivai i carabinieri , i gà messo Brunetto in un bidon delle scovazze e i lo gà portà in division ' Particolari ' sù a S. Giovanni , istituto statale.

Là iero anche mi !!

Iero mi , 6 furlani de Faedis , tutti col capel verde e una piuma sora , lori pensava de esser indiani!
Gavevimo anche tre istriani che pensava de esser dalmati e i baiava tutto el giorno.

Bon , cò xe rivà Brunetto, el se gà subito innamorà della infermiera, impiegata statale, certa Jole de Montuzza, bella , due tette come angurie , alta , snella e soprattutto ghe piaseva viver.

Al primo approccio la ghe gà spiegà a Brunetto che no xe el caso . Al secondo la ghe gà ditto che non se podeva , al terzo la xe stada diretta e la voleva calarlo zò pel cesso.

Brunetto xe stà assai infastidì ,da stò comportamento, dopo qualche giorno , el xe filà dal centro.

Me xe stà ditto che el se gà imbarcà su un gommon , per andar in Canada.

Al momento dell'imbarco, el gà fatto un giuramento:

"Quando che tornerò , ghe roperò le balle a tutte le femmine statali, zà che son anche i masc'i, non sò a cossa pol servirme le femmine , ma cò torno me vendicherò"

Me par che el sia tornà , ma no son sicuro.

Br1